La disposizione del disegno segue una legge interpretativa, definita "simbolismo spaziale", che assegna a ogni zona del foglio inteso come spazio-ambiente un significato specificato e preciso.
Per trarre deduzioni sicure dalla collocazione della figura umana sul foglio, occorre che la scelta operata sia un'abitudine del bambino e non dovuta a qualche evento o interferenza esterna.
Si può immaginare di suddividere il foglio in nove parti: a ciascuna, se occupata abitualmente, corrisponde una realtà che caratterizza il normale modo di essere del bambino, le sue tendenze, il suo atteggiamento di base nei confronti della vita e dell'ambiente che lo circonda.
Zona superiore Pensiero Zona Media Realtà/attualità Zona inferiore Maternità |
Ricordo |
Fantasia |
Sogno |
Legame con le origini |
Egocentrismo |
Io proiettato nel futuro |
Paura |
Insicurezza |
Desiderio |
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Zona sinistra Passato |
Zona centrale Presente |
Zona destra Futuro |
La scelta di collocare il disegno nelle varie zone del foglio dipende, oltre che dalle caratteristiche psicologiche, anche dall'età e dal particolare stato emotivo-affettivo che il bambino sta vivendo in quel momento. Così, un disegno posto in alto a sinistra, oltre a segnalare la tendenza del bambino a legarsi ai ricordi, è pure segnale di timidezza, oppure di inibizione legata a esperienze negative: un ricovero in ospedale, una malattia, un abbandono o, più semplicemente, le eccessive esigenze dei genitori o degli educatori. Il bimbo esprime in questo modo il desiderio di sfuggire alle responsabilità del presente tornando col pensiero al passato.
In genere, chi tende a occupare la zona sinistra del foglio è immediato nell'espressione, partecipativo, caloroso e legato alla madre. Viceversa, chi disegna a destra è controllato, con tanta voglia di crescere e più legato al padre.
Per quanto riguarda la suddivisione verticale, i bambini più piccoli tendono a usare prevalentemente la zona inferiore, dove si sentono come protetti, almeno fino ai tre anni, per passare poi a quella centrale, che occupano quasi tutti dopo i sette anni circa.
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