Analisi della situazione

 

L’animatore deve studiare la situazione a tavolino prima di stendere un programma.

Egli dovrà quindi:

  1. Valutare il gruppo con cui si troverà a lavorare in base ai seguenti fattori: l’età, il sesso, l’estrazione socio culturale, gli interessi, le capacità psico – fisiche e le lingue parlate.

Una volta prese in considerazione queste variabili procederà (se sarà necessario) alla creazione di sottogruppi.

  1. Valutare i fini da raggiungere da parte del gruppo (o dei sottogruppi) e dei singoli.

  2. Valutare le capacità e le possibilità dell’equipe che dirige il gruppo definendo con precisione:
    • I ruoli
    • Le responsabilità civili e penali.
    • Le caratteristiche e le tecniche in possesso di ogni componente dell’equipe.
    • Le modalità per reperire elementi esterni in grado di apportare tecnicamente validi contributi.

  3. Analizzare l’ambiente in cui si opera:
    • Istituzionale (piazza, campeggio, manifestazioni…)
    • Geografico (campagna, città, montagna, mare…)
    • Strutturale (possibilità di utilizzare prati, campi sportivi, teatri, spiaggia…)

  4. Analizzare le possibilità economiche. Budget della spesa totale e delle singole attività:
    • Possibilità finanziarie e bilancio economico.
    • Sostentamento pubblico e privato.
    • Autofinanziamento di singole attività (biglietti, offerte …)

  5. Relazionarsi con gli altri ambienti degli utenti (famiglia, istituzioni, zona, enti…)

  6. Considerare la disponibilità di tempo da parte degli utenti e dell’equipe di animazione.

Ovviamente, un’analisi completa non va fatta ogni volta che si imposta una attività, ma all’inizio di ogni anno. Per attività più piccole l’analisi deve essere sintetica e tener conto degli elementi essenziali.

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