Il Children's Museum (museo dei bambini) è un luogo dove i piccoli possono imparare giocando, esplorando, sperimentando, manipolando e verificando "sul campo" esperienze e situazioni ed è un luogo che si differenzia dal museo tradizionale in quanto è diversa la missione e l'approccio.

Il Children's Museum si rivolge principalmente a bambini dai 3 ai 12 anni anche se il suo è un pubblico molto più vasto. Oltre alle classi scolastiche, che rappresentano il pubblico più importante del Museo dei Bambini, ci sono le famiglie con cui i bambini possono condividere questa splendida esperienza.

Si possono definire, in sintesi, alcune finalità specifiche dei Children's Museum:

Apprendimento
attraverso il fare e l'interazione, il divertimento e il gioco attivo, la scoperta e l'esplorare con le proprie mani e in relazione alla società, alla vita, al passato, presente e futuro, riguardo ogni cosa che quel particolare museo considera importante.

Impegno
per offrire un supporto ai genitori e alle famiglie.

Uso combinato del guardare e dell'interagire
un mezzo per "introdurre" i bambini alla realtà dei musei e delle gallerie "tradizionali" (spesso contigui rispetto al museo stesso), dove, di solito, gli oggetti possono essere solo osservati e l'informazione è colta attraverso il guardare e il leggere.

I Children's Museum ospitano le nuove tecnologie (programmi di simulazione, videogiochi, multimedia...) e il computer viene utilizzato, non solo come strumento di invenzione, di conoscenza, di verifica e di autovalutazione, ma anche per produrre ed utilizzare testi e immagini.

Due sono i Children's Museum che in Italia già hanno avviato le loro attività anche se, come precedentemente abbiamo accennato, ce ne sono altri in fase di realizzazione su tutto il territorio nazionale. Le due realtà in questione sono "L'Officina dei Piccoli" della Città della Scienza a Napoli e "La Città dei Bambini" a Genova.

Il Children's Museum è generalmente strutturato a tema, può simulare, ad esempio, una città con i suoi luoghi e i suoi servizi, riproposta come un grande giocattolo dove i bambini possono toccare, operare, produrre, manipolare e sperimentare agendo autonomamente e in completa libertà. Solitamente, le singole sezioni, a cui corrispondono altrettanti ambienti della città, sono strutturate con modalità simili e presentano, volta per volta, caratteristiche particolari.

Una caratteristica che contraddistingue i Children's Museum è che le informazioni scritte sono ridotte al minimo. Gli oggetti e gli strumenti sono scelti e predisposti in modo da non richiedere lunghi pannelli esplicativi che rischiano di "scolasticizzare" la proposta.

Il Museo dei Bambini risponde al bisogno delle grandi metropoli moderne di offrire ai bambini esperienza, gioco e socialità in un'unica struttura; infatti, nelle grandi città, spesso, le esperienze, le autonomie e i contatti sono impediti da pericoli reali (traffico, droga, inquinamento, delinquenza, ecc.) e dalla cultura del sospetto e della paura.

Le esperienze emotive, cognitive e sociali dei primi anni di vita sono estremamente importanti: il bambino può trovare, in questa struttura, spazi ed opportunità per vivere in piena autonomia esperienze dirette con materiali e strumenti capaci di stimolare la sua creatività. Una delle caratteristiche che contraddistingue il museo dei bambini è proprio la trasparenza. Mentre la città nasconde la propria complessità agli occhi della gente, il Museo dei Bambini cerca di essere il più possibile trasparente e quindi disponibile ad essere conosciuto e vissuto pienamente. In molti Children's Museum infatti, l'impiantistica è messa bene in vista di modo che i bambini possano, ad esempio, vedere come funzionano impianti e tubature.

In ogni settore del Museo dei Bambini, il piccolo visitatore potrà realmente "fare", realizzando e costruendo con l'aiuto di personale specializzato.

I bambini, ad esempio, possono confrontarsi con semplici nozioni di meccanica, cambiare una ruota, apprendere i primi elementi di sicurezza stradale, realizzare trasmissioni (se il museo prevede studi televisivi), o giocare con quanto caratterizza la loro vita e gli oggetti con cui hanno un rapporto quotidiano (alimentazione, se il Museo prevede un supermercato, ecc.).