Da qualche anno a questa parte, l’imprenditore ha visto crescere la considerazione del suo ruolo sociale. Sempre più diffuso appare il riconoscimento che i problemi dell’economia e dell’occupazione siano legati con un filo diretto allo sviluppo ed alla nascita di nuove imprese. Al ruolo sociale di chi promuove imprese viene oramai attribuita totale legittimità.
Ma chi è l’imprenditore? Quali sono le caratteristiche di questo ruolo?
Per identificarlo occorre evidenziare tre caratteristiche:
L’imprenditore, oltre ad avere un ruolo sociale, è un oggetto economico che dà vita a sistemi organizzativi, più o meno complessi, che incidono in modo decisivo sull’economia a sullo sviluppo economico di un determinato territorio.
L’imprenditore, infatti, è colui che aggrega fattori produttivi per realizzare un prodotto e/o un servizio. La sua attività deve dunque consistere nel combinare i fattori di produzione (input del processo
Innovare, rischiare, decidere, sono la tre componenti tipiche che definiscono l’azione imprenditoriale a partire da un tratto generale essenziale.
Fra gli input possiamo considerare: la materia prima, la macchine, gli impianti, il lavoro, il capitale, i servizi.
Fra gli output possiamo considerare: i prodotti (distinti secondo il settore di mercato in cui si collocano: metallurgico, edile, tessile, chimico, alimentare) ed i servizi.
L’imprenditore è un soggetto economico, in quanto è in grado di aggregare i fattori produttivi e di organizzarli per ottenere da questo processo un "Valore aggiunto".
In altri termini l’impresa funziona se può garantire una differenza positiva fra il valore di mercato del prodotto/servizio (output) ed il valore di mercato della somma dei fattori di produzione (input): questa differenza è il profitto con cui viene remunerato il lavoro dell’imprenditore.
Il ruolo dell’imprenditore è dunque, prima di tutto, prima di tutto, caratterizzato da capacità organizzative, necessarie per far fronte a problemi di pianificazione e di programmazione.
Condurre un’impresa, significa sempre guardare al futuro. Si stabilisce oggi quello che si potrà collocare sul mercato fra un certo periodo di tempo; ci si impegna oggi ad acquistare i diversi fattori di produzione che dovranno essere aggregati insieme per realizzare il processo produttivo.
In queste condizioni le capacità organizzative diventano particolarmente importanti.
Le tre caratteristiche dell’innovazione, dell’assunzione di rischi e del prendere decisioni, sono da considerarsi come delle abilità che consentono all’imprenditore di garantire il successo della sua impresa.
Parlare di innovazione sembra un’espressione altisonante, con il conseguente pericolo di essere fraintesi. dice un vecchio saggio proverbio "non c’è nulla di nuovo sotto il sole" e con ciò vuole indicare che le vere novità sono molto limitate, sia nel mondo della vita quotidiana, sia nel mondo della produzione economica.
Si innova quando si utilizza a scopo industriale una nuova tecnologia, quando si introduce un nuovo prodotto sul mercato che abbia come effetto quello di cambiare in breve tempo le abitudini dei consumatori (es. Coca Cola). Ma si innova anche quando si colgono le opportunità in relazione a piccole variazioni nella scala dei bisogni dei possibili consumatori o utilizzatori dei servizi (es. la catena dei fast food Mc. Donald è dovuto ad un’azione innovativa in un settore di per sé molto tradizionale come la ristorazione a basso prezzo: è stata creata e valorizzata l’immagine di un servizio con requisiti igienici e di qualità ineccepibili).
In sostanza la capacità di innovare non implica necessariamente né la conoscenza profonda di tecnologie avanzate, né la proposta di cambiamenti rivoluzionari o nei bisogni del mercato.
L’imprenditore è colui che introduce innovazione in una determinata situazione geografica e socioculturale.
Questo significa che la funzione innovativa può essere accompagnata da una buona dose di spirito imitativo (come ha abbondantemente dimostrato l’industria giapponese), ma deve essere in grado di introdurre quegli aspetti di novità che garantiscano il successo imprenditoriale.
L’assunzione di rischio è una condizione legata al lasso di tempo esistente fra il momento in cui si decide di approvvigionarsi di tutti i fattori di produzione ed il momento in cui si è in grado di offrire al mercato il prodotto/servizio. Il tempo che passa fra questi momenti è un fattore che può giocare a vantaggio o a svantaggio dell’imprenditore.
Il rischio, fondato su un esame realistico del rapporto risorse/obbiettivi, è insito nella stessa necessità di prendere decisioni. Perciò non si potrà mai escludere la componente del rischio nel ruolo imprenditoriale, anche se si introdurranno fattori di flessibilità tali da diminuire i vincoli imposti dalle condizione esterne e dalle conseguenze di scelte già fatte.
La capacità di prendere decisioni in situazioni di incertezza è una caratteristica del ruolo imprenditoriale direttamente collegata con l’assunzione del rischio e con la necessità di organizzazione e coordinare i fattori di produzione.
Questo aspetto della funzione imprenditoriale, mette in evidenza la componente gestionale del suo ruolo. Da questo punto di vista l’attività dell’imprenditore si identifica con quella manageriale e consiste nel saper guidare e controllare le organizzazioni.
Possiamo fare alcune considerazioni, a margine di questa analisi del ruolo dell’imprenditore, relativamente a colui che decide di entrare in questo tipo di attività: il neo-imprenditore.
Chi sceglie di diventare imprenditore, di dar vita ad una nuova impresa, è avvantaggiato dal fatto di non aver ancora commesso errori!
Non gravano infatti, sulle sue spalle, i costi di una struttura organizzativa già avviata, di personale professionalizzato per certe attività e non per altre, di impianti più o meno obsoleti, di immobili in posizioni geografiche poco favorevoli. Ma non ha neppure a disposizione risorse! Questo significa che, per compiere il suo viaggio, per realizzare la sua impresa, può ancora scegliere il mezzo da utilizzare.
Se il vantaggio maggiore è quello di non essere condizionato da vincoli, gli svantaggi consistono nel dover pagare i costi di avviamento. Avviare una nuova impresa implica un lavoro piuttosto complesso in cui entrano in gioco diverse variabili. La conoscenza approfondita dei diversi aspetti è una condizione indispensabile per questa variabilità e per non lasciare sopraffare da imprevisti indesiderati.
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