l'occupazione dello spazio

punto celeste Per poter comprendere e decifrare uno scarabocchio occorre lasciarsi coinvolgere, senza pregiudizi, dall'impulso creativo che spinge il bambino a prendere in mano una matita e a roteare in modo informale sul foglio. Ciò gli permette di esplorare lo spazio e di misurarsi con esso.

punto celeste Egli si muove senza un perché e imbratta il foglio quasi danzandovi sopra. In questo modo mette in luce il suo temperamento, la sua sfera affettiva, il movimento che è in grado di compiere, il ritmo che sa tenere e la sua forza vitale.

punto celeste La matita in mano al bambino ubbidisce a un preciso comando della mente, rendendo così visibile tutto ciò che egli prova dentro di sé. L'intensità dell'impulso alla vita si esprime nell'atto grafico, gesto libero, vivo e universale.

punto celeste L'occupazione dello spazio va spesso al di là dei confini del foglio stesso, o viceversa il gesto è appena evidenziato; scarabocchiando va verso l'alto o si blocca nella zona più bassa, vicino a lui. In caso noi diciamo che il bimbo non vuole illustrare nulla, ma solo esprimere ciò che sente dentro. Come afferma il pittore statunitense Jackson Pollock: "Io non lavoro sulla traccia di disegni o abbozzi fatti col colore. La mia pittura è immediata... Il metodo di dipingere è il naturale manifestarsi di un bisogno. Io voglio esprimere miei sentimenti e non illustrarli".

punto celeste Quando il bambino occupa tutto il foglio con un gesto tondo mette in luce un temperamento estroverso, ossia una natura che lo porta a vivere bene l'ambiente, ciò che sta fuori di sé. Di natura espansiva, egli ha bisogno di tanto spazio, di scaricare nel gioco dinamico la sua carica di energia, di avere attorno a sé tante cose diverse, perché vuole esplorare. Il suo carattere gioioso, allegro, generoso e socievole ruba la simpatia altrui, ma è anche esigente nel cercare approvazione, conferma, coccole e sorrisi. Proiettato all'esterno, cerca di avere attorno tanti amici. La sua vitalità lo sprona e lo pone in continuo movimento. Un bambino così non deve stare sempre solo con i genitori, ma ha bisogno di unirsi con i coetanei.

punto celeste Questo tratto del suo carattere ci permette non solo di comprenderlo meglio, ma di capire anche come educarlo: favorendo, per esempio, l'incontro con i compagni, o concedendogli tutto lo spazio necessario perché possa scaricare quella vitalità che lo caratterizza. Eviteremo così di far sorgere in lui note di malinconia, oppure quel forsennato e continuo movimento che ci costringerà a dire: "Non sta mai fermo!"

punto celeste Chi invece scarabocchia con angoli, spigoli e gesti contenuti denota un temperamento introverso. La sua natura lo porta ad avere bisogno di spazi limitati, ma più sicuri e protetti. La sua energia sarà investita nella costruzione di pochi, selezionati giochi, che pure lo soddisfano. Non ha bisogno di molti amici ma i suoi interessi sono molteplici. E’ un bambino che non ama molto la confusione, per cui non serve "buttarlo nella mischia". Occorre invece rispettare la sua introversione, che è parte del suo carattere e che non va confusa con la tristezza, la malinconia, la chiusura o con un difetto di comunicazione. Tale tratto ha una base per così dire costituzionale, la timidezza, che non va addebitata a un'educazione sbagliata, ma è dovuta piuttosto a una sensibilità di fondo che fa vivere al bambino l'ambiente come fosse un supporto di sé.

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