Prenderemo ora in esame alcuni dei fenomeni tipici del disegno infantile che si riscontrano normalmente nei disegni dei bambini piccoli, il loro persistere nelle età successive è indice o di blocchi affettivi o di ritardi cognitivi.
Trasparenza
Il bambino inizialmente non copia la realtà, ma la rappresenta, disegna un'impressione mentale, non un osservazione visiva, egli rappresenta quello che per lui è significativo e gli suscita delle emozioni.
Per cui se sia l'interno che l'esterno della casa sono rappresentativi li disegna entrambi, se è significativo solo l'interno disegna solo quello. Nei disegni dei bambini piccoli sono rappresentate parti a oggetti che a rigor di logica non dovrebbero comparire, perché nascoste da altri, per esempio le gambe diventano visibili attraverso i pantaloni e le persone attraverso i muri.
Questo fenomeno tende a scomparire con la crescita del bambino, verso i nove anni d'età è molto raro. La persistenza in bambini più grandi può essere il segnale di qualcosa che non va, può essere il segnale di un blocco affettivo e addirittura di un ritardo cognitivo.
Ribaltamento
Può accadere che bambini di sei, sette anni vogliano rappresentare la strada con tutte le case in fila, perciò dopo aver disegnato le case che hanno di fronte rappresentano sul retro quelle che hanno di spalle. Questo fenomeno si chiama ribaltamento ed è una tipica modalità infantile di percepire lo spazio. Il bambino ha l'attitudine a collocarsi all'interno delle situazioni restandone coinvolto. Il ribaltamento si evolve assumendo varie forme via via più mature.
Rapporti tra grandezza e collocazione spaziale
Nei dipinti il bambino esprime soprattutto ciò che lo ha particolarmente impressionato, perciò tende ad enfatizzare certi temi distorcendone le dimensioni, ad esempio un bambino di cinque sei anni vuole esprimere graficamente il mal di testa e disegnerà una grossa testa.
Il bambino non ha il senso delle proporzioni, può disegnare il padre più alto di un albero o il fiore più grande rispetto alla casa.
Il bambino enfatizza ciò che per lui è importante e minimizza il resto.
Crescendo la razionalità prende il sopravvento e i rapporti fra le parti diventano più realistici anche se per i temi più sentiti permane una certa sproporzione.
Se il fenomeno si protrae con insistenza dopo gli otto anni d'età può essere dovuto o ad un disadattamento psichico o ad un impoverimento dell'ambiente di vita per assenze di stimoli ed esperienze, oppure alla non abitudine al disegno in bambini non scolarizzati.