Maturazione percettiva

pallina orange Due processi sono alla base della maturazione percettiva; l'identificazione e la differenziazione. Nella prima l'attenzione del bambino è attratta da ciò che vi è di comune tra l'oggetto stimolo e gli schemi mentali, categorie formatesi sulla base delle prime esperienze. Il bambino apprende e categorizza i concetti per similitudine, identifica ciò che hanno in comune i vari oggetti e li inserisce nelle sue categorie mentali.

pallina orange Nella situazione di differenziazione l'attenzione è invece centrata sulle differenze che oggetti e situazioni percepite presentano rispetto a oggetti e situazioni già note. In questo caso vengono prese in considerazioni le differenze fra gli oggetti per la formazione e l'ampliamento delle categorie mentali.

pallina orange Il bambino piccolo usa maggiormente il processo di identificazione, per cui inserisce nei suoi schemi mentali anche oggetti che hanno delle grosse differenze fra loro. L'immagine grafica risente di questo modo di categorizzare gli oggetti ed è infatti il bambino di quattro, cinque anni disegna alcune grandi categorie come: la casa, l'albero, la figura umana.

pallina orange Il bambino nei suoi primi tentativi di rappresentazione non cerca di disegnare un oggetto come questo appare, bensì l'idea il modello interiore e produce una schematica riduzione all'essenziale, c'è una riduzione dell'oggetto rappresentato a pochi tratti tipici, sufficienti a renderlo riconoscibile e ogni oggetto che gli assomiglia viene disegnato attraverso questo schema.

pallina orange Luquet ha chiamato questo fenomeno realismo intellettuale per distinguerlo dal realismo visivo dell'adulto. La rappresentazione dell'oggetto da disegnare prende la forma di un immagine visiva, che non è la riproduzione fedele dell'oggetto percepito, ma una ricostruzione originale che il bambino crea e che l'autore chiama modello interno. Il disegno infantile è nell'intenzione una riproduzione fedele del mondo esterno, ma nell'esecuzione non è così, per a causa di un fenomeno detto realismo intellettuale ( che il bambino raggiunge verso i cinque anni) egli tende a disegnare ciò che conosce delle cose, e non ciò che effettivamente percepisce, ciò lo porta a disegnare elementi non percepibili dal suo punto di vista, ma che ritiene essenziali e a non disegnare elementi visibili che considera poco essenziali.

pallina orange Dopo i cinque, sei anni il bambino diventa capace di una maggiore attenzione e di un'osservazione più precisa della realtà. La scuola e la società , impostata su una visione più geometrica dello spazio lo fanno rendere conto di queste incongruenze, ponendo la sua attenzione principalmente sulle proporzioni metriche fra gli oggetti e la loro disposizione nello spazio.

pallina orange Il bambino tra i dieci e i quattordici anni consolida questo modo di disegnare e di percepire perfezionando soprattutto la sua tecnica grafica. Il disegno infantile perde la sua originalità e non rifletterà più lo sviluppo del bambino , ma l'acquisizione della sua tecnica pittorica.

 

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