Le cadute

 

Le cadute possono essere di diverso tipo: in avanti, all’indietro e laterali.

  1. In avanti: L’impatto con il terreno deve avvenire utilizzando, prima le mani, poi l’avambraccio ancora dopo il molleggio delle spalle. I gomiti devono restare larghi. Questa operazione, se svolta in modo errato può risultare pericolosa.

E’ quindi opportuno: puntare i polsi senza fare scorrere il peso sull’avambraccio (per evitare la frattura del polso); puntare i gomiti senza allargarli per permettere il molleggio delle spalle (per evitare la frattura dei gomiti); sbattere il petto per terra (per evitare la frattura delle costole).

  1. All’indietro: Dalla posizione eretta avvicinarsi al terreno con i glutei, flettendo la gamba sinistra.

    Quando siamo giunti a pochi centimetri da terra, lasciarsi andare all’indietro mantenendo la testa in avanti. Sbattere le braccia distese in terra. Tenere la gamba destra tesa in avanti. Anche in questo caso bisogna fare attenzione a cadere nel modo corretto è quindi fondamentale: non puntare i gomiti e non portare la testa indietro (per evitare di sbattere la testa e provocare un trauma cranico).

  2. Laterale: la dinamica è simile a quella della caduta all’indietro. Bisogna avvicinarsi al terreno con i glutei piegando la gamba sinistra e incrociando avanti la destra che rimane tesa. Utilizzare in sequenza le gambe, i fianchi, il braccio destro come una grande mezza luna. Infine battere con la mano per terra.
 
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