Le mani hanno notevoli capacità espressive e di metamorfosi per questo motivo abbiamo deciso di dedicare a loro uno spazio in questo lavoro.
Le mani però, per comunicare teatralmente, devono "fare ginnastica", sperimentando movimenti fluidi e di irrigidimento, spostamenti lenti e veloci, ritmi. Le mani devono allenarsi manipolando oggetti e materiali (un bicchiere, una corda, un bastone, un foglio di giornale, un sasso…). Bisogna fare attenzione a come agiscono le nostre mani nel prendere, nell’utilizzare, nel lasciare queste cose per poi far finta di avere tra le mani oggetti che in realtà non ci sono e che vengono solo immaginati.
Con la nostra immaginazione possiamo manipolare finti oggetti, interpretare con le mani vari stati d’animo (gioia, paura, rabbia…) assumere ruoli diversi, interpretare personaggi, descrivere ambienti.
Le mani possono comparire nella scena così come sono o ricorrere a trucchi e travestimenti.