Riportiamo quattro esempi molto diversi tra loro per finalità, valenze educative e contesti di inserimento; spazio gioco in centro commerciale, spazio gioco in fiere e mostre commerciali, centro per handicappati gravi, centro per la cultura ludica o museo del giocattolo.
Spazio gioco in centro commerciale
Deve essere uno spazio ben progettato, con prodotti di qualità e funzionalità dove i figli dei clienti possono trascorrere, sotto la guida di personale addestrato, da una a tre ore.
Tendenzialmente è un servizio per una fascia d’età fra i due anni e mezzo e gli undici.
Organizzazione
La formula più appropriata e probabilmente più divertente prevede la ricostruzione dello stesso centro commerciale in miniatura, trasformando in giochi graduati per età le varie azioni compiute dagli adulti. In particolare sono da allestire un piccolo supermercato con le casse, un negozio di parrucchiere, ufficio postale e banca, un’officina meccanica, un bar, un ristorante.
Qualora si disponga di uno spazio ridotto, vale la pena di privilegiare solo una fascia d’età;
consigliamo quella compresa fra i due anni e mezzo ed i sei.
In tal caso per l’organizzazione e gli arredi si può far riferimento a "Sala gioco piccoli 1" – Ludoteca.
Chi può istituirlo?
Il primo interessato, almeno in questa fase storica, è il gestore del centro commerciale, per fornire un servizio in più alla propria clientela.
Se i genitori comprenderanno maggiormente il valore del gioco, saranno in grado di pagarne il valore, a quel punto potrà anche diventare remunerativo per aziende del settore educativo culturale.
Caratteristiche dello spazio.
Collocazione: zona di forte passaggio, in prossimità di un bar o di una piazzetta di sosta.
Visibilità: vetrate per consentire ai clienti di osservare i bambini che giocano in un ambiente accogliente.
- locale tra i 150 e i 200 mq., organizzato in ambiente unico o in due spazi.
Pavimentazione con materiali "caldi", facilmente lavabili, che differenzino per tipo e colore le varie zone di gioco.
- servizi igienici;
- guardaroba;
- magazzino.
Gestione del servizio
Personale
Da prevedere la presenza temporanea di tre animatori nei giorni di massima affluenza di pubblico; uno sarà sufficiente per il resto della settimana.
Pulizia
Da effettuarsi due volte al giorno; quattro nei giorni di massima affluenza.
Voci di spesa: l’avvio;
- progettazione dell’ambiente;
- adeguamento dei servizi igienici e dell’ambiente;
- acquisto degli arredi;
- acquisto dei giocattoli:
- acquisto di materiali di consumo;
- addestramento del personale.
La gestione:
- utilizzo della superficie;
- compensi al personale;
- rinnovo periodico dei giocattoli;
- acquisto periodico dei materiali di consumo;
- eventuale consulenza periodica su nuove forme di animazione;
- assicurazioni per i locali, il personale e i bambini;
- manutenzioni locali e arredi;
- eventuale pubblicità;
- animazioni straordinarie, eventualmente organizzabili in alcuni periodi dell’anno.
Voci di entrata:
- sbigliettamento, qualora si preveda come servizio a pagamento
- eventuali sponsorizzazioni.
Spazio gioco in fiere e mostre commerciali
E’ uno spazio allestito per la durata della manifestazione allo scopo di intrattenere i figli dei visitatori in un ambiente che richiami il contenuto dell’esposizione.
Tendenzialmente è un servizio per una fascia d’età fra i due anni e mezzo e gli undici.
Organizzazione
Nel caso di un locale ridotto, va prevista una suddivisione in due zone per età diverse.
Potendo disporre di un grande ambiente esso dovrà essere articolato in aree destinate all’accoglienza dei genitori, a bambini molto piccoli, ad attività di laboratorio manuale, ai giochi da tavolo; saranno da allestire anche un piccolo bar ed una biblioteca.
Chi può istituirlo?
Il primo interessato è l’Ente gestore della fiera, ma numerosi possono essere soggetti coinvolgibili: l’azienda di promozione turistica, sponsor, enti locali. La gestione può essere diretta oppure affidata ad aziende del settore educativo-culturale.
Caratteristiche dello spazio
- locale: da dimensionare in base alle previsioni di affluenza; comunque da un minimo di 60 mq ad un massimo di 500 mq;
- servizi igienici: importante la vicinanza al locale prescelto;
- guardaroba;
- pavimentazione: almeno una zona con moquette.
Gestione del servizio: Personale
Il numero è da rapportare alla quantità dello spazio. Da un minimo di due ad un massimo di dieci animatori/educatori in contemporanea.
Pulizia
Una persona presente per tutto l’orario di apertura quotidiana, con il compito anche di accompagnare i più piccoli ai servizi.
Voci di spesa
- progettazione dell’ambiente;
- programmazione delle attività e dell’uso delle risorse;
- noleggio arredi;
- acquisto di giocattoli;
- acquisto di materiali di consumo;
- compensi al personale;
- assicurazioni;
Voci di entrata
- eventuale sbigliettamento;
- sponsorizzazioni.
Ludoteca, centro ludico-educativo per handicapati gravi
Finalità
Servizio di accoglienza educativa collocato all’interno o adiacente ad una scuola elementare o media per realizzare l’inserimento scolastico di minori plurihandicappati o con handicap molto gravi.
La ludoteca in contesti complessi per bambini handicappati fra i sei ed i sedici anni, regolarmente iscritti nelle strutture scolastiche in cui ha sede il centro; a rotazione per tutti gli altri.
Organizzazione
L’attività deve potersi svolgere per l’intera giornata e durante tutto l’anno.
La struttura è autosufficiente per soddisfare le necessità dei bambini portatori di handicap e per realizzare occasioni di scambio e integrazione sia nel tempo scolastico che nel tempo libero, attraverso gruppi non numerosi, anche in contemporanea. Vedi fig.19.
Chi può istituirlo?
L’ente locale o la USL (secondo le specifiche attribuzioni in riferimento a leggi regionali), in accordo con le scuole; gestibile direttamente, oppure concesso in gestione a cooperative, associazioni, imprese.
Caratteristiche dello spazio
Sette locali calcolati per i 12 bambini gravi e le rispettive classi di riferimento.
Collocazione:
piano terra con finestre basse per poter osservare l’esterno, finestre oscurabili in esterno, porte di accesso ampie.
Ambienti:
- aula soggiorno-pranzo (20/03 mq.);
- aula soggiorno-gioco (30 mq.);
- ludoteca (20/30 mq);
- Palestrina (50/60 mq.);
- bagno bambini (10 mq.);
- bagno ed antibagno adulti;
- magazzino (5 mq).
Pavimentazione: materiali facilmente lavabili e antisdrucciolo.
Pareti: colorazioni diverse per ciascun ambiente scegliendo colori ora vivi ora rilassanti. Evitare spigoli e sporgenze.
Personale
La quantità dipende dal tipo di handicap dei bambini iscritti; dall’orario giornaliero di apertura; dal calendario del servizio sull’intero anno solare
Figure professionali
- insegnanti di sostegno per le attività di apprendimento e di integrazione;
- educatori professionali per le attività legate al vivere quotidiano;
- assistenti/inservienti per l’assistenza ai bambini e le pulizie;
- personale specializzato per intervento terapeutici periodici (neuropsichiatra, logopedista, fisioterapista).
Voci di spesa; l’avvio:
- progettazione della struttura;
- programmazione del funzionamento;
- realizzazione o adeguamento dei locali;
- acquisto dei giocattoli;
- acquisto di attrezzature e materiali di consumo;
- addestramento del personale.
La gestione:
- spese di funzionamento della struttura (riscaldamento, telefono, acqua, raccolta rifiuti, luce);
- compensi al personale;
- rinnovo periodico delle dotazioni;
- approvvigionamento materiali didattici e di consumo;
- servizio mensa;
- servizio di trasporto assistito;
- manutenzioni periodiche.
Voci di entrata:
- contributi regionali
- eventuali sponsorizzazioni
- eventuali quote delle famiglie per servizi suppletivi di assistenza.
Centro per la cultura ludica – museo del giocattolo
Un servizio per la raccolta, la documentazione, l’esposizione di materiali e oggetti collegati al gioco, nonché la conservazione di testimonianze ed esperienze. Con esso si realizza la verifica dell’evoluzione del gioco tra passato e futuro. Oltre che museo e sede di mostre, è luogo di incontri, scambi, formazioni, ricerca.
Può essere anche sede di sperimentazioni e di verifica sulla qualità e proprietà degli oggetti destinati al gioco.
Si rivolge ad educatori, animatori, insegnanti, operatori sociali, studiosi, operatori commerciali, classi che svolgono attività sperimentali, ma anche a pubblico infantile e non, attraverso esposizioni, conferenze, pubblicazioni.
Il centro per la cultura ludica può costituire il completamento e la modernizzazione culturale dei musei del giocattolo, dei musei della tradizione popolare, o di raccolte di giochi private, consentendo così di aprirsi anche verso il mondo dell’educazione.
D’altra parte può rappresentare la sezione più propriamente culturale di una ludoteca e diventare in tal caso strumento di promozione e informazione su funzioni e valenze del gioco e del giocattolo.
Organizzazione: caratteristiche dello spazio;
- locale per esposizioni temporanee (80/100 mq.), arredato in modo da essere facilmente modificato a seconda delle esigenze delle mostre in allestimento;
- locale per esposizioni permanenti (150/200 mq.), arredato per la conservazione di oggetti e consentite l’affluenza di gruppi numerosi e classi scolastiche;
- due/sette ambienti-laboratorio (50 mq. Ciascuno), per attività di gruppi (adulti o bambini) adatti a contenere ciascuno giocattoli, documentazioni, cataloghi e quanto possa consentire osservazione, consultazione, manipolazione, ricostruzione di giochi e giocattoli della cultura popolare, d’epoca (di produzione artigianale e industriale), contemporanei; alcuni locali saranno destinati anche a contenere materiali, apparecchi e documentazioni relative ai videogame e ai giochi informatici, al modellismo, al collezionismo, alle aree di gioco di cortili e parchi;
- direzione (20/25 mq.), l’arredo dovrà consentire anche riunioni di gruppi ristretti;
- segreteria (15/20 mq.), con funzione di archivio dati e lezioni;
- magazzino (almeno 30 mq.), con ampiezza e arredi tali da consentire di riporre anche imballaggi di mostre e svolgere lavorazioni inerenti;
- servizi igienici (per bambini e per adulti);
- le illustrazioni che completano questo paragrafo sono relative soltanto ad alcuni ambienti specifici. Per l’organizzazione degli altri locali si rimanda agli elementi di arredo previsti per la ludoteca.
Chi può istituirlo?
Comuni, Provincie, Regioni ed enti a cui è affidato il compito di sovrintendere ai servizi per l’infanzia, alle attività ricreative e culturali della popolazione, alla valorizzazione delle tradizioni e delle attività produttive locali.
E’ opportuno che si stabiliscano rapporti di collaborazione (anche economica) con produttori e commercianti del settore, con centri territoriali di formazione per insegnanti, con biblioteche specializzate nel campo pedagogico e etnografico.
Gestione del servizio: voci di spesa.
L’avvio:
- progettazione dell’ambiente;
- realizzazione dei lavori;
- acquisto degli arredi;
- acquisto delle dotazioni musicali e di laboratorio;
- acquisto di materiali di consumo;
- addestramento del personale;
- pubblicità.
La gestione:
- compensi al personale;
- spese di funzionamento della struttura (riscaldamento, telefono, acqua, raccolta rifiuti, luce ecc.);
- acquisizione di oggetti;
- acquisti di nuove attrezzature;
- acquisto periodico dei materiali di consumo;
- eventuale consulenza periodica di esperti;
- organizzazione di conferenze e dibattiti;
- viaggi di studio;
- noleggio mostre;
- noleggio attrezzature;
- documentazione esperienze;
- informazione e pubblicità;
- pubblicazioni periodiche;
- allestimenti mostre;
- assicurazioni per i locali, il personale, gli utenti;
- assicurazione dei beni conservati;
- assicurazione dei beni noleggiati;
- manutenzioni locali e arredi;
- pubblicità (eventuale).
Voci di entrata:
- contributi politici;
- sbigliettamento per le mostre,
- eventuali sponsorizzazioni;
- noleggio di mostre;
- corsi a pagamento.
Il personale
E’ necessario prevedere un organico con educatori (da due a quattro) e ausiliari (da due a tre) in grado di realizzare oggetti, intrattenere buoni rapporti col pubblico, allestire esposizioni.
I primi debbono saper condurre studi, attività formative, di animazione, di documentazione fotografica e video, di utilizzo di mezzi informatici. I secondi debbono essere in grado di utilizzare semplici attrezzi elettrici da officina e apparecchiature video, oltre a svolgere mansioni di pulizia e riordino, nonché manovalanza negli allestimenti.
Occorre un direttore per mantenere i rapporti con le istituzioni culturali, educative, sociali e scolastiche e per organizzare la conservazione di materiali e di documentazione; esso deve anche impostare iniziative formative, informative, promozionali. Al direttore va affiancato un impiegato – economo.
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