L’unità di tempo più idonea per descrivere le attività del ludotecario è quella di almeno un mese, come hanno indicato chiaramente gli intervistati, a testimonianza della grande scarsità di dimensioni routinarie della professione e della sua articolazione su piani operativi ampi, diversificati, e molto scanditi dalle relazioni che i ludotecari intessono ed intrattengono con una quantità di altri soggetti.
Tutte le indicazioni espresse dagli intervistati sono state registrate: intorno ad alcune di esse convergono rilevanti quote di frequenze, in modo da configurare una sorta di base comune, ricorrente della professione. Per quanto concerne altre indicazioni, meno frequenti, esse sono state raccolte in un altro insieme di attività che potremmo definire "complementari" rispetto alle principali. Questa suddivisione, cui si è cercato anche di conferire forma grafica, è però da utilizzare con prudenza: dato infatti il forte radicamento di ogni esperienza ludotecaria al proprio contesto, non è da escludere che alcune attività che figurano nell’elenco delle cosiddette "complementari" rivestano invece in particolari contesti una funzione centrale nel tempo e nel lavoro dei ludotecari. Sulle attività definite come "principali" ci sentiamo comunque di poter affermare che costituiscano l’articolazione di gran lunga più diffusa dell' "essere ludotecari" in Italia; la "lista" di tali operazioni può essere così configurata:
LISTA DELLE OPERAZIONI PRINCIPALI O FONDAMENTALI
gioco ed animazione ludica: decodifica dei bisogni dei bambini, proposizione di giochi, gestione dei singoli e dei gruppi, osservazione partecipante
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laboratorio di costruzione e riparazione dei giocattoli
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programmazione ed organizzazione delle attività
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Organizzazione di feste e tornei
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schedatura e prestito dei giochi e dei giocattoli
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attività di promozione e pubblicizzazione del servizio
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attività amministrative e gestionali
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attività di relazione e raccordo con altri soggetti del territorio
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LISTA DELLE OPERAZIONI COMPLEMENTARI
Manutenzione e pulizia dei locali
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coinvolgimento delle forze sociali presenti sul territorio
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Schedatura e prestito dei libri
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organizzazione di itinerari urbani, gite e percorsi di trekking
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Partecipazione a dibattiti e convegni
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riunioni con l’equipe interna della ludoteca
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produzione di documentazione foto-cinematografica sulle attività della ludoteca
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Ciascuna di queste attività, è stata analizzata anche in rapporto alle variabili:
- frequenza dell’operazione
- grado di autonomia esercitato dai ludotecari nel compiere l’operazione
- grado di omogeneità delle singole azioni componenti l’operazione
- grado di prevedibilità delle singole azioni componenti l’operazione
la tabella che segue rende conto di questo tipo di analisi:
Operazioni fondamentali |
frequenza |
autonomia esercitata |
omogeneità |
Prevedibilità |
Gioco ed animazione ludica |
medio-alta |
alta |
medio-bassa |
Medio-alta |
Laboratorio |
media |
medio-alta |
vario |
Medio-alta |
Programmazione |
varia |
media |
medio-bassa |
medio-bassa |
Organizzazione di feste e tornei |
media |
media |
medio-bassa |
media |
Schedatura e prestito giocattoli e giochi |
medio-bassa |
medio-alta |
alta |
alta |
Attività di promozione |
medio-bassa |
medio-bassa |
medio-bassa |
bassa |
Attività di gestione amministrativa |
varia |
varia |
medio-alta |
medio |
Attività di gestione e raccordo con altri soggetti del territorio |
medio-alta |
medio-bassa |
medio-bassa |
medio-bassa |
Operazioni complementari |
frequenza |
autonomia esercitata |
omogeneità |
Prevedibilità |
Manutenzione e pulizia locali |
varia |
alta |
varia |
alta |
Coinvolgimento delle forze sociali del territorio |
varia |
varia |
bassa |
medio-bassa |
Schedatura e prestito libri |
bassa |
varia |
varia |
varia |
Organizzazione di itinerari urbani, gite, trekking |
media |
media |
medio-bassa |
medio-bassa |
Partecipazione a dibattiti e convegni |
bassa |
bassa |
bassa |
bassa |
Riunioni con equipe interna alla ludoteca |
bassa |
alta |
media |
media |
Colloqui con i genitori |
varia |
media |
medio-bassa |
medio-bassa |
Produzione di documentazione videofotografica per la ludoteca |
media |
alta |
alta |
media |
Le variabili classificate come "varie" devono essere interpretate come soggette ad un ventaglio di possibili accentuazioni molto disomogeneo, che vanno per tutti gli indicatori considerati dal grado "basso", al "medio", all’ "alto" in ragione del contesto operativo esaminato.
Prendiamo ora in esame l’aggregazione delle diverse operazioni enunciate nelle 5 classiche macro-tipologie relative ai compiti lavorativi: logistico-organizzativi, di analisi, di gestione/controllo, di gestione delle varianze, di innovazione:
Compiti |
Operazioni |
Logistico-organizzativi |
schedatura ed archiviazione dei giochi e dei giocattoli manutenzione e pulizia dei locali prestito dei giochi |
Analisi |
decodifica dei bisogni ludici ed approntamento di strategie di risposta colloqui con i genitori e consulenza pedagogica riunioni intra ed extra ludoteca progettualità della ludoteca |
Gestione/controllo |
organizzazione e gestione delle attività ludiche organizzazione di feste e tornei costruzione e riparazione giocattoli gestione amministrativa produzioni video-fotografiche |
Gestione delle varianze |
attività di coinvolgimento delle forze sociali e più in generale di raccordo con il territorio problematiche di interpretazione e ricerca di soluzioni a frinte delle nuove esigenze espresse dagli utenti problematiche della prevenzione e del recupero del disagio e della emarginazione giovanili e non giovanili |
Innovazione |
aggiornamento della sala dei giochi ridefinizione delle strategie operative in ragione del rapporto con i genitori e con le realtà del territorio |
Qualche considerazione di sintesi sulle attività che caratterizzano il lavoro del ludotecario potrebbe essere così articolata:
- il ludotecario ha il baricentro del proprio agire professionale all’interno della ludoteca, le sue operazioni si svolgono essenzialmente negli spazi del servizio ludotecario e ne sono condizionati: nella loro natura, frequenza e negli obiettivi che si pongono; nel significato di questa constatazione, ancor più della ludoteca come spazio ed architettura fisici (aspetti comunque molto importanti), è ricompreso il significato della ludoteca come ipotesi ed esperienza culturale, sorretta e condizionata da approcci socio-pedagogici precisi;
- la sala dei giochi ed il laboratorio di costruzione dei giochi e di espressività artistica sono i luoghi centrali dell’animazione ludica, il banco di prova del tirocinio e dell’esperienza professionale dei ludotecari, che al loro interno costruiscono le proprie competenze e riflettono su di esse, in un andirivieni di mediazioni che comprendono il ruolo e le attese dei bambini, dei genitori, degli utenti in senso lato del servizio ludotecario;
- al tempo stesso, proprio in ragione del modo di porsi della ludoteca sul territorio, all’interno del proprio contesto, il lavoro del ludotecario di proietta al di fuori dello spazio fisico che delimita la ludoteca ed interessa, in vari modo e misura, una serie di soggetti (sociali ed istituzionali) ad essa esterni, che in misure differenti spingono il lavoro del ludotecario al di fuori della sua sfera canonica e lo proiettano all’interno di un modello di welfare;
- la creatività, la flessibilità, la capacità di cambiare ed adeguare adeguatamente le proprie strategie di risposta al bisogno ludico (come meglio vedremo in seguito) costituiscono una parte decisiva del lavoro del ludotecario, ma al tempo stesso in esso sono decisivi le attività di programmazione del lavoro, di analisi e corretto posizionamento continui dei problemi, all’interno di una logica previsiva dei mutamenti e degli adeguamenti possibili;
- le attività del ludotecario, al tempo stesso, forniscono una risposta ad una serie di bisogni sociali e fanno sì che un’altra serie, più latente di bisogni sociali emergano e siano riconosciuti come tali, attraverso una attività di promozione del servizio e l’allacciamento di una serie ampia, articolata ed eterogenea di relazioni sociali con gli attori sociali circostanti;
- complessivamente, pur all’interno di una fenomenologia non uniforme, i ludotecari svolgono le loro attività con un grado medio-elevato di autonomia e si trovano a fronteggiare situazioni ed emergenze di lavoro caratterizzate da bassi gradi di omogeneità e prevedibilità: come l’ampia articolazione dei compiti classificati sotto la macro-tipologia "gestione delle varianze" dimostra, il lavoro del ludotecario è molto distante da qualsiasi routine, caratterizzato da continue "deviazioni di percorso" rispetto agli eventi ed alle dinamiche attesi e dalla necessità di ri-adeguare continuamente il proprio agire per fronteggiare le emergenze.
I contesti all’interno dei quali queste attività vengono svolte sono caratterizzati, nella stragrande maggioranza dei casi, da piccole dimensioni, da un basso numero di operatori e dalla pervasività di un modello organizzativo informale, all’interno del quale, anche nelle situazioni maggiormente strutturate il cui il ludotecario risulti inserito in una line, faccia capo ad un supervisore ed a sua volta supervisioni il lavoro di altri, tuttavia l’esercizio dell’autonomia nelle scelte (delle strategie e delle priorità) risulta ampio e frequente.
In altri termini, lo specifico della situazione ludica sembra prendere costantemente il sopravvento su qualsiasi tentativo di programmazione ed organizzazione strutturata del tempo e degli impegni di lavoro.
Le occasioni che il territorio offre e che dal territorio vengono sollecitate costituiscono la linfa vitale della dialettica del servizio ludotecario tra bisogni ludici e bisogni sociali cui il gioco, non come esperienza e significato isolati ma in quanto interconnesso con altre esperienze ed altre interazioni, può fornire risposte.
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