Gli strumenti di lavoro "classici" del ludotecario sono ovviamente i giocattoli ed i giochi: abbiamo già visto come la conoscenza dei giocattoli (struttura, finalità, regole) e l’aggiornamento continuo sul mercato dei giocattoli costituiscano l’ossatura fondamentale della sua professionalità.

Abbiamo altresì visto come la conoscenza dei giochi, specie dei giochi che non hanno bisogno di "supporti materiali" (molti giochi di movimento, i giochi di ruolo, di parole, ecc.), costituiscano una strumentazione simbolica del lavoro del ludotecario altrettanto importante della conoscenza dei giocattoli. Per quanto concerne le attività dei laboratori attivati nelle ludoteche, è evidente come, tra gli strumenti di lavoro, compaiano i supporti e gli utensili canonici delle attività e delle esperienze manipolative: in questo caso l’abilità del ludotecario nell’uso degli attrezzi sarà più o meno orientata dalla fisiononomia dei laboratori esistenti, che a sua volta non è mai solo una funzione delle esigenze e delle richieste dei bambini, ma anche della disponibilità di spazi e risorse economiche.

Abbiamo anche constatato come, nell’esperienza dei ludotecari, stiano entrando sempre più le tecnologie informatiche, tanto come strumento di automazione del lavoro d’ufficio che come strumenti ludici. Più sporadicamente ma non meno significativamente, tra gli strumenti di lavoro possono comparire apparecchi fotografici e cineprese. In questo paragrafo intendiamo però soffermarci proprio sullo "strumento gioco", evidenziarne la fenomenologia prevalente ed al tempo stesso cogliere, al suo interno, i supporti più diffusi ed utilizzati. Il tentativo si presenta particolarmente arduo, per diverse ragioni:

Alla luce di queste difficoltà interpretative, i nostri dati debbono essere assunti ed analizzati come una pura elencazione delle frequenze riscontrate all’interno del campione esaminato. L’utilità di questa sorta di lista risiede comunque, a nostro avviso, nella panoramica che prospetta dei tipi di giochi più usati e delle abilità e competenze professionali più richieste per gestirli; la tabella che segue costituisce un tentativo di sintetizzare le indicazioni emerse:
Tipi di giochi Fasce di età degli utenti Abilità salienti richieste al ludotecario per la gestione dei giochi
Giochi di movimento prevalentemente dai 3 agli 8 anni, ma diffusi anche per la fascia di età tra i 9 ed i 14 anni coordinazione fisica e tecnica, creatività, conoscenza e gestione delle regole, impostazione della voce
Giochi di ruolo prevalentemente per la fascia di età tra i 9 ed i 14 anni ed oltre i 14 anni;
in pochi casi per bambini tra i 3 e gli 8 anni
capacità di assumere i ruoli e di farsi garanti del rispetto delle regole
Giochi di strategia prevalentemente per la fascia di età tra i 9 ed i 14 anni ed oltre i 14 anni;
in pochi casi per bambini tra i 3 e gli 8 anni
abilità logiche, capacità di condurre gradualmente alla percezione dell'obiettivo e delle strategie, conoscenza e gestione delle regole
Giochi di abilità differenziati per tutte le fasce di età capacità di stimolare alla competizione
Costruzioni per bambini tra i 3 e gli 8 anni abilità manuali e creatività
Giochi di associazione logica per bambini tra i 3 e gli 8 anni capacità di conduzione del gruppo
Scacchi prevalentemente per la fascia di età 9-14 gestione delle regole del gioco
Giochi logico percettivi e matematici prevalentemente per gli adulti capacità di spiegare le regole del gioco
Giochi di laboratorio per tutte le fasce di età abilità tecnico-manuali e creatività, conoscenza dei materiali
Giochi da sala: ping-pong, calcio balilla, ecc. prevalentemente per la fascia 9-14 ed oltre 14  
Giochi affettivi per bambini fino a 3 anni utilizzo di metodi dedotti alla psicologia evolutiva
Giochi al computer differenziati per tutte le fasce di età  

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