Nel cerchio il bambino proietta la prima immagine conosciuta: il volto umano. Più tardi aggiungerà gli occhi, il naso, e così via, ed il cerchio assumerà un aspetto visivo e un significato simbolico. Tale semplice forma geometrica è espressione di adattamento, e quindi l'educatore, sia esso genitore o insegnante, coglie in questo tratto grafico la capacità di stare bene con gli altri.
Il bambino che scarabocchia con gesto curvo manifesta una natura aperta ed entusiasta, nonché un desiderio di comunicare. Il movimento circolare del tratto è armonico, estensibile, privo di tensioni e dovuto a una motricità distesa; rappresenta simbolicamente il "girotondo", un gioco che per tutti è una tappa fondamentale dello sviluppo.
Lo scarabocchio esprime la necessità che ogni bambino ha di afferrare, imbrattare, muoversi in un ambiente familiare. Questa familiarità verrà piano piano acquisita sul foglio stesso, spazio simbolico entro il quale il bambino si muove. Ecco perché chi scarabocchia con facilità ha un carattere socievole, adattabile, gioioso, sicuro e disponibile.
L'angolo esprime tensione, resistenza e bisogno di essere accudito senza costrizioni; indica che qualcosa ha ferito il bambino. Ma è anche il segno di una tensione motivata da molti fattori; una natura particolarmente sensibile o timida che ha costantemente necessità di un appoggio, per esempio il difficile adattamento a situazioni nuove (la nascita di un fratellino o l'inizio della scuola materna). Si tratta di difficoltà che si manifestano maggiormente nel bambino introverso e sono assolutamente normali. L'importante è sapere che attraverso questo scarabocchio egli vuole comunicare un disagio, un timore, un'impressione... che difficilmente riesce a manifestare in altro modo.
A volte basta che gli sia richiesto un impegno, uno sforzo quando è stanco, perché egli, non potendo assolverlo e temendo di perdere l'amore, provi disagio. E’ una reazione legittima, purché non si trasformi in ansia.
La necessità di esperienze nuove, come quella della momentanea separazione dalla madre, può essere interpretata dal bambino come rifiuto o diminuzione d'affetto, soprattutto se associato alla nascita di un fratellino. In questo caso il bambino lancia il suo messaggio con un gesto che appare rabbioso e stizzoso.
Lo scarabocchio angoloso indica inquietudine, ma può significare anche lotta sofferta per conquistare l'autonomia. Il bambino sente lo stacco da quel mondo sicuro e piacevole che è la famiglia e, pur con sofferenza e chiedendo aiuto, affronta la crescita. L'importante è capire che con questo gesto grafico egli chiede appoggio, conferme, dolcezza e comprensione.
Lo scarabocchio composto di tratti puntiformi sparsi qua e là indica uno stato emotivo particolarmente sollecitato, un bussare alla "porta della comunicazione" con dei colpetti dovuti alla paura. Il messaggio che suggerisce è la paura dell'abbandono. Il bambino teme che l'oggetto gratificante, soprattutto la mamma, scompaia e non possa più proteggerlo. Se la mamma, o chi la rappresenta, lo rassicura, tale paura scompare; se invece accade il contrario, la paura si fa più insistente e il bambino può giungere all'angoscia. Una sensazione che può sorgere in lui anche quando, per motivi di salute, è costretto al digiuno o al ricovero in ospedale. Egli, infatti, non ha ancora la capacità di discernere ciò che fa bene da ciò che fa male.
Il bambino emotivo manca di fiducia nelle proprie capacità e per questo è spesso frustrato; aiutarlo attraverso conferme positive a gestire la propria emozione serve proprio ad infondere in lui autostima e rassicurazione.
Uno scarabocchio formato da linee spezzate evoca il timore del distacco dagli oggetti d'amore che possono essere mamma, papà, casa, giochi o fratellini. A volte basta un nonnulla per far cadere il bambino in agitazione. Se la figura rassicurante si allontana il bimbo si mette a piangere e invoca la sua presenza; l'agitazione si impadronisce di lui e la paura dell'abbandono lo domina.
Una situazione che si manifesta in un tratto angoloso, rafforzato da linee spezzate; è segnale di una rabbia per qualcosa che non si può avere o si teme di perdere.
Uno scarabocchio a forma di gomitolo indica un trauma, una paura di uscire: il bambino si è avvolto come nell'utero per proteggersi da colpi maldestri e da interventi inadeguati. Il travaglio del parto non è la sola esperienza traumatizzante del neonato. Dopo il parto egli subisce un'enorme trasformazione ed è investito da una grande inondazione di stimoli esterni; se ciò non viene bilanciato da un senso di benessere il trauma iniziale può perdurare e lasciare un segno non indifferente. t il caso dello scarabocchio riportato alla pagina precedente, che denuncia un accartocciamento come predisposizione alla chiusura (dovuta alla sofferenza) e manda il messaggio di una richiesta di aiuto per dipanare l'ingarbugliato gomitolo dell'esperienza.
Conoscere il disagio del bambino attraverso lo scarabocchiare è il primo passo per evitare che si costruisca difese inadeguate.