Il gesto marcato comunica la carica vitale del bambino, il suo modo di affrontare la realtà, la sicurezza che tale energia gli può infondere, e segnala una struttura costituzionale fatta di resistenza e di capacità di dominio sull'ambiente.
Una forte energia psicofisica permette di essere attivo e dinamico: il bambino è di solito in continuo movimento e trova nel gioco la 'valvola di scarico' della sua eccessiva vitalità. Se frenato, potrebbe emergere in lui un'aggressività che di solito poi scarica su ciò che gli sta attorno: oggetti, animali, giocattoli o sugli altri bambini.
Il gesto leggero esprime un soggetto con una particolare sensibilità, per cui può già manifestarsi nel suo comportamento un atteggiamento di timidezza e di inibizione. Facilmente affaticabile, questo bambino necessita di soste e di poche sollecitazioni. Segnala quindi una difficoltà nell'entrare in contatto immediato con l'ambiente. L'adulto deve limitare le sue attività, evitando di trascinarlo, magari a forza, verso impegni sportivi o di altro genere, troppo gravosi per la sua natura. Vanno viceversa valorizzati sia l'immaginazione sia la ricchezza dei sentimenti e il relativo bisogno di corrispondenza di affetti. E’ un bambino delicato, anche nei rapporti, e sopporta poco il disappunto che proviene dall'ambiente, per cui evita lo scontro e di fronte all'aggressività dei compagni è facile che si chiuda per timidezza.